dei cambi di stagioni e di armadio

Finalmente il nuovo armadio è in posizione eretta, appoggiato alla parete della camera. Senza ante sta talmente bene che se dio non avesse inventato la polvere lo terrei così per sempre, ma anche le ante a specchio avranno il loro perché (e io avrò la camera da letto con più specchi che muri). Ora però sono distrutta, ogni singolo muscolo a ricordare dolorosamente la sua esistenza. Stasera spesa rapida – e stavolta un mazzo di tulipani lo compro, cascasse il mondo – e mentre lui prepara la cena io preparo la torta sacher richiesta per domani, che la collega compie gli anni. Il pensiero profondo del weekend, dopo la genialata di Anobii – è stato scatenato da una cosa: una delle tre tartarughe millenarie dei miei razzolava per il giardino, proprio ieri e, mi dicono, già da un po’ di giorni. Quindi, effetto serra o non effetto serra, il fatto che le tartarughe svernino ed escano dal letargo esattamente a inizio primavera è sintomo del fatto che le catastrofi imminenti e i presagi nefasti sono sempre solo frutti della mente instabile dell’uomo e che in realtà tutto va come sempre, stagioni incluse. Dormo meglio, di notte.

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