dall’alto

Mi rendo conto di tutto. Forse la cosa peggiore della situazione, di tutto il movimento di questi giorni, è questo spassionato rendersi amaramente conto di cosa faccio e di cosa penso. Non siamo in un allegro filmetto commedia-sentimentale: qui, sulla terra, qui, nel paese delle persone senzienti e non più adolescenti, l’amore non solo non è tutto; è proprio una cosa marginale. Essere felici completamente su tutta la linea, succede nella famiglia del Mulino Bianco, non qui. Nella realtà succede piuttosto che il figlio che hai cresciuto per vent’anni muore di overdose, o tua madre muore di dolori atroci in mesi e mesi e tu resti sola con un padre con il parkinson a cui badare a tempo pieno, oppure di avere due fantastiche bambine ma non i soldi per il mutuo nemmeno facendo un lavoro che detesti e che ti sta facendo perdere ogni secondo loro. La realtà è che non si è felici come nei film, non va mai tutto bene, e allora cerchi di far andar bene solo qualcosa e ne sei felice, così, solo di quello, solo mentre c’è. E quindi cosa diavolo importa se questa fantomatica storia d’amore da film sentimentale di seconda categoria, il grande amore (che fa ridere solo a pensarlo), quello che uno su un milione, non c’è, cosa importa se lo era o no. Io sono felice del mio lavoro, della mia casa, sono felice per tante cose che potrebbero andare in milioni di modi peggiori e invece vanno bene. Ne sono felice. E so bene di avere gli anni che ho e di avere una vita intera davanti in cui provare esattamente le stesse cose e in cui ritrovarmi a ridere di tutto questo. E da qui, dall’alto di queste considerazioni, mi guardo comunque piangere e dire stupide frasi che sembrano uscite da una sceneggiatura, mi vedo crederci, mi vedo realmente soffrirci e sento perfino il dolore che attraversa tutto il corpo quando il piede cade nella buca dei ricordi.

12 commenti

  • obi83 ha detto:

    I ricordi…io dopo 7 mesi mi chiedo ancora come momenti tanto belli che ho passato in 6 anni insieme a lei, ora si siano trasormati in piccole lame che mi tafriggono dall’interno ogni volta che riafforano. E ancora oggi quando mi sveglio la mattina e accendo il cellulare non so per quale stupido motivo o ragionamento della mia debole mente umana, mi aspetto ancora un suo messaggio. Quando finirà tutto ciò? Ho seguito tutti i consigli possibili, da uscire:
    con amici, nuove persone,  nuove ragazze, dedicarmi ai miei passatempi, finire gli studi e poi dedicati al lavoro. Perchè queste cose con me non hanno funzionato?…mi devo arrendere al rituale "sei giovane…ne troverai di ragazze…è stato meglio così" ? Sono stanco, sono stanco di soffrire, sono stanco della mia non vita, sono stanco di passare la giornata attendendo passivamente che ne arrivi una nuova e che ricominci tutto di nuovo. Quando finirà?

  • bri ha detto:

    t’è forse sfuggito che pure la famiglia del mulino bianco non va più

  • zbloggo ha detto:

    Hai ragione, la felicità a 360° gradi non esiste. E anche le singole felicità sono fatte di momenti, di alti e bassi, di pause. La vita è piena e ricca di dolori e di piaceri. Accontentarsi di quanto si ha senza anelare sempre a qualcos’altro (senza smettere di sognare o impegnarsi, certo, ma essendo realisti) è uno dei modi migliori per vivere.

  • weigand ha detto:

    credo che la felicità non sia un fatto quantitativo, ma qualitativo… anche circondato di cose che ti dovrebbero rendere felice puoi non esserlo, e viceversa… Aldo chiedeva "sei felice"? ed è una risposta, si/no. non può essere un’enumerazione di motivi per cui lo si è o lo si deve essere.
    l’infelicità non è una colpa, solo uno stato, particolarmente lungo e transitorio.

  • eterea ha detto:

    Ciao anija, sono stata in vacanza e non ho letto più il tuo blog.Ti ho lasciata che ti lamentavi delle solite cose ed ora ti ritrovo in questa situazione…mi dispiace davvero,sembrava avessi trovato un tuo equilibrio col tempo e invece ! se vuoi sono su msn stasera: eterea@gmail.com, un abbraccio. Sara.

  • anija ha detto:

    bri, ci ho riflettuto tutta la giornata ma niente, non riesco a trovare senso al tuo commento. Puoi spiegarti meglio?

  • bri ha detto:

     "Essere felici completamente su tutta la linea, succede nella famiglia del Mulino Bianco, non qui."

    mi riferivo al fatto che non si riesce a renderla credibile nemmeno più in tv

  • rattodisabina ha detto:

    Ciò che un giorno ti farà ridere di tutto questo sono le lacrime di oggi.

  • eterea ha detto:

    Io quando sto così scrivo poesie e dipingo, parlo con le amiche, faccio centrini,riassetto la casa…ma la cosa migliore è…te lo dico in privato, è meglio.ciao.

  • tylerdurden ha detto:

    Post fantastico.
    Peccato non l’abbia scritto io.

  • anija ha detto:

    Sono l’osservatore, cinico, delle emozioni di Jack.

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