considerazioni

Non so se sarò mai in grado di amare i difetti di qualcuno che non sia me stessa.

19 commenti

  • Silvietta ha detto:

    sono d’accordo. anche perché, secondo me, quando ami una caratteristica di qualcuno, non è neppure registrata nella tua mente come difetto. la sottile differenza tra dire "mi piace che lui parli troppo" e "mi piace che lui abbia sempre così tanto da dire"!

  • milo ha detto:

    io mi accontenterei di una cortese tolleranza, ma spesso non arrivo neanche a quella :|

  • anija ha detto:

    Un’imposta tolleranza, quella sì. Ma basta?

  • IlMale ha detto:

    la cosa sarebbe trovare qualcuno con difetti compatibili ai propri.
    Ma forse verrebbe tutto troppo facile, come amare i pregi, quelli son capaci tutti..
    boh il giorno in cui ci riesci ad amare i difetti di qualcun altro, vorrà dire che sei ko.. sul serio.
    ps comunque può capitare…
    Rips..
    Perdonami, ma qualsiasi cosa imposta, o autoimposta,  ha la tendenza, di solito  a trasformarsi nell’ equivalente di una bomba con la miccia corta.. molto corta.
     

  • milo ha detto:

    può anche bastare, se l’obiettivo è non passare il tempo a tirarsi piatti. Va da sé che trattandosi di amore bisognerebbe averne altri, di obiettivi.

    seriamente, se l’insofferenza sale oltre certi livelli, è il caso di farsi una domanda o due, ma non c’è bisogno che te lo dica io Diciamo che in fondo concordo con Silvietta: finché sei davvero innamorata, i difetti non infastidiscono perché non sono percepiti come tali.

  • anija ha detto:

    Mi chiedo se è possibile. Esiste davvero al mondo una coppia in cui una persona non saprebbe elencare almeno un paio di difetti dell’altra? (a parte biancaneve, cenerentola, e compagnia varia).

  • milo ha detto:

    non è possibile, così come non è possibile essere innamorati in eterno. Ma *elencare* i difetti non vuole necessariamente dire *non sopportarli*. Hai una bilancia e metti su un piatto i *difetti* e sull’altro le *qualità*, e finché pende dalla parte delle qualità va bene, ti concentri su quelle e cerchi di ignorare (o *tollerare*) gli altri. Almeno, credo.

  • IlMale ha detto:

    Uno potrebbe anche elencarne un milione…
    il punto diventa come li vede, come li vive, se sono considerabili, inezie impercettibili, se sono cose che quell’ uno compensa, dell’ altro, se non si forza la pazienza… se piacciono, nel senso che si tramutano in caratteristiche, e quindi in cose invisibili…
    Se qualcuno non vedesse i difetti dell’ altro/a ,non si è mai interessato sul serio  di chi ha davanti.. o mente. 

  • anija ha detto:

    milo: il che quindi è diverso dal "nemmeno vederli come difetti".

  • milo ha detto:

    sì, è diverso perché quello succede solo quando sei innamorata, condizione meravigliosa che però ha la sgradevole abitudine di finire, prima o poi.

    La faccenda della bilancia interviene quando l’incanto dell’innamoramento è passato e si vuole cercare di costruire qualcosa sul serio, facendo i conti con la routine, magari la convivenza, insomma la vita *vera*. Da quel momento in poi, che piaccia o meno, è tutta una serie di compromessi; quanto pesino e quanto serenamente li si accetti dipende dall’amore che lega le persone. Non basta affatto, l’amore, per stare insieme: ci va pazienza, tolleranza, buon senso e un sacco di altre cose molto poco romantiche. Però se non c’è l’amore tutto il resto non serve, e la bilancia non pensi nemmeno di tirarla fuori.

    scusate la valanga di ovvietà.

  • IlMale ha detto:

    Si ridurrebbero molti problemi non andandosi a innamorare sempre dei  perfetti opposti, cosa che capita costantemente invece..

  • anija ha detto:

    In realtà credo di riuscire a sopportare più i difetti opposti ai miei che quelli che ho anche io. Mi innervosisce vedermi riflessa in una specie di specchio (e rendermi conto che non mi sopporto).

  • IlMale ha detto:

    Probabile, considero però che dopo un tot di tempo, con una persona completamente opposta, a meno di non riuscire a strappare dei punti di contatto… va tutto a rotoli e in modo fenomenale..
    Avere delle similitudini, anche fossero un bel tot di difetti, (tutti no sennò ci si paralizza.. e si fa effetto specchio appunto), aiuta, nel costruire.
    simile non è però uguale..
    Oppure ci vogliono difetti compatibili… per fare un esempio "borderline…"
    prendi un narcisista e mettilo con un mitomane e sei a cavallo…andranno avanti per anni.. e anni… felici..

  • milo ha detto:

    magari perdonando te stessa per avere certi difetti riusciresti a sopportarli meglio negli altri. Molto niù-eigg tutto questo, ma forse forse… (a me non è ancora riuscito, per dire)

  • winter ha detto:

    E’ quando smetti di riderne con complicità che la cosa diventa pesante.

  • MurderRock ha detto:

    Allora condividiamo la stessa insulsa paranoia.

    Ottima grafica tra l’altro.

    Buon proseguimento di paranoie.

  • anija ha detto:

    milo: Ma io sopportarli li sopporto. E l’amarli, che non mi riesce, e che molti dicono sia il segnale che contraddistingue l’amore.

  • milo ha detto:

    hm, non è questione di amore, lì, ma di santità

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