walk away

Alla fine, ieri sera mi sono rifiutata di uscire, che non ero dell’umore e avevo da fare. E lui è venuto da me, banalità di banalità; è venuto per star lì un’ora a  guardarmi fare le mie cose dicendoci mezza parola di tanto in tanto, alla faccia del « sono sicuro che vederci servirebbe a stemperare le difficoltà ». La rabbia di ieri non è già finita (cit.), anche se ieri era amplificata da ben altri pensieri; perché tutta la questione del « sono da sola e se voglio vedere qualcuno devo chiederlo per forza con te » mi ricorda discorsi altrui sulla questione dello « star da soli a volte fa bene » e mi fa venir voglia di spaccare innumerevoli fragili oggetti. Sono la prima a volere i suoi spazi e i suoi tempi, ma credo sia utile solo quando è una scelta, non un obbligo. Appena andato via gli ho smsato che avrei voluto chiedergli di restare ma non volevo sentire i soliti « no » ed i soliti motivi e sentirmi la solita invadente e assillante. Lui non ha risposto per un’ora, quando gli ho chiesto se non mi degnava nemmeno di rispondere ha detto che se ne era dimenticato e con bel « sarei rimasto ma bla bla bla ». Alla faccia del « non volevo sentire i soliti motivi ». Il messaggio significava che in tre anni di relazione mi ha resa talmente insicura che non sono nemmeno in grado di dire cosa vorrei senza farmi mille paranoie subito, ma lui, queste cose, non le coglie; o si dimentica di rispondere. E poi dice « ma non è vero che sei l’ultimo dei miei pensieri ». Certo, che non è vero. Dopo di me probabilmente ce ne sono ancora di pensieri, come il surriscaldamento globale di cui non vuole parlare o l’esistenza degli alieni. Ma prima viene innegabilmente tutto il resto. Se non mi metto con la faccia a tre centimetri dalla sua, se non mi impongo pretendendo di discutere le cose che non vanno, lui non si accorge di nulla. Non si chiede come sto, non si chiede cosa penso, non si rende conto di miliardi di cose che poi sfociano in discussioni, tutte iniziate da me, che mi fanno diventare *quella che non fa altro che litigare*. Perché se fosse per lui, non si parlerebbe di niente, e io ad esempio starei ancora qui a pensare a quanto abbia i minuti contati questa stupida relazione visto che io ho una casa in affitto e chiare idee per il futuro che comprendono il dividere il mio tempo con qualcuno di particolare e lui non fa che parlare di mollare tutto e andare là, andare qua, vivere da solo in Nuova Zelanda e via di seguito.

13 commenti

  • bri ha detto:

    perdona l’invadenza, ma la domanda è: guardare oltre no?

    senza fare le solite e scontate considerazioni, ma mi sembra davvero tempo buttato questo, va avanti…

  • ste ha detto:

    mi spiace leggerti così giù

  • louis ha detto:

    messa così sembra una storia finita –
    se non hai ancora detto – ok vai in nuova zelanda adieu – ci sarà dell’altro – positivo – che solo tu sai –
    sennò – scusa eh – ma non ha alcun senso continuare – per il tuo bene-

  • ste ha detto:

    io non scherzavo per la proposta di amicizia va beh ciao ste

  • cHanTiLLa ha detto:

    Beh, che gli uomini non colgano è scontato..Sono tonti.
    Il mio ragazzo mi ha implorato di fargli i disegnini, piuttosto, quando non capisce. Ma noi donne tendiamo a voler essere capite senza dover spiegare ogni volta… e via dicendo

    Sei più forte di quanto pensi, sembra.. e puoi andare benissimo avanti, senza di lui!

  • LiberoPensiero ha detto:

    Io ogni tanto sono a Milano,
    la prossima volta ti mando una mail (ho conservato con cura il tuo indirizzo ;-)). Magari si fanno 4 chiacchere davanti ad una birra. Sarebbe un piacere, per me

  • sdolcinatAcida ha detto:

    Lo sò che è banale dire "come ti capisco".
    Ma nel mio caso ti capisco davvero.
    Avrei potuto scrivere io quelle parole.
    Stò da quasi 5 anni con una persona, e lamento le tue stesse cose.
    Fosse per lui non si parlerebbe mai di nulla. Perchè per loro che "non vedono, non si pongono domande" va tutto bene! Siamo noi, pazze, logorroiche con la voglia di litigare e inventarci qualsiasi problema pur di farlo.
    Non sò come ma anche a me ha ridotto in uno stato d’insicurezza che per mia natura non credevo potesse appartenermi. A volte mi sento ridicola.
    Non mi sento cercata.
    Non mi sento capita.
    é come accontentarsi, perchè ormai ne sei innamorata e ti senti troppo in trappola, per chiudere la porta.
    Ma perdonami una domanda.
    Il tuo blog è pubblico, ergo LUI ti legge?
    Il mio blog l’ho reso privato, da mesi, ma anche quando l’avevo pubblico, lui non mi leggeva pur sapendo l’esistenza del mio blog.
    Questo per me è segno di poco interesse per provare a capirci di più.

    Non sò che dirti… perchè ho talmente tanta confusione.

    …e se il processo di disinnamoramento da parte nostra è già partito? ma ci vuole solo tempo per avere il coraggio di dirci "non fa per noi".
    Ho solo paura… di non riuscire a comprendere in tempo, se il problema è il genere maschile, fatto così, oppure il mio lui.

    In ogni caso… non sai quanto comprendo i tuoi stati d’animo.

    Quando tutto ci mortifica, ferisce, delude. Persino e soprattutto i silenzi, i ritardi, tutte le non-attenzioni.

  • mikina ha detto:

    dire sempre "condivido, ti capisco" sembra tanto, troppo banale, eppure è così. E’ la stessa cosa con la mia migliore amica…sto meditando di farle leggere questo intervento…se solo non sapessi che non servirebbe assolutamente a niente!Chissà allora perchè non ci stacchiamo da queste persone, che sanno soprattutto ferirci…***

  • winter ha detto:

    Non posso che dire le solite cose. Bisturi. Alla tua età hai ancora la mano ferma. La cicatrice non si vedrà. Tu sai che ci sarà. Ma non si vedrà. E se non ti volessi bene davvero mi farei gli affari miei. Perchè a mettersi in mezzo quando ancora c’è un po’ di fuoco sotto la cenere si fa solo la figura degli stupidi e antipatici. E mi dispiacerebbe essere considerato tale. Ma non posso sentirti così. Quindi rischio. Dall’esterno d’altronde è tutto così chiaro e già visto che mi associo a Louis.

  • psiche ha detto:

    Sembra quasi che chiudere una relazione sia come annullare l’abbonamento a una rivista… che sia sufficiente dire "basta" e tanti saluti.
    Invece è un pochino più complesso, fa un pochino più male e ha delle conseguenze un pochino più importanti…
    Quindi non è tempo perso valutare ogni pro e contro, soprattutto quando le esperienze che abbiamo attorno ci mostrano come gli uomini ricadano sempre tutti negli stessi errori.
    Ma stupiteci per una volta! Fate quello che non ci aspettiamo da voi, siate originali!

  • winter ha detto:

    Psiche conferma ciò che dicevo. Che dovrei farmi gli affari miei. Ma non ci sto. Non è tempo perso se dall’altra parte c’è il desiderio di riconquista, di ricominciare su basi diverse,  Voglia di stupire appunto. Non silenzi e comportamento come se nulla fosse successo."Bisturi" non vuol dire che è facile usarlo, vuol dire solo che sarebbe logico farlo. Abbiamo il dovere di amarci per primi. Poi è chiaro che se non ci sei dentro vedi le cose con più distacco. Vuoi che non lo sappia?

  • psiche ha detto:

    Quando ci sono sentimenti, comunque vadano le cose, l’importante è non avere l’impressione di avere affrettato i tempi e di aver preso una decisione sbagliata.
    Il tempo necessario per essere più sicuri è ben speso.
    Dicevo solo questo.

  • winter ha detto:

    Messa così hai ragione. Pace.

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