all i want

Vorrei avere tutto indietro. Sarebbe bastata anche solo una virgola diversa, e ora non sarei qui. Non così, almeno. Non con gli occhi ancora scuri dalla notte passata a piangere e dalla giornata trascorsa a far finta di nulla, come ogni giorno. Perché ci sono cose più importanti, perché anche se ho passato la notte a detestare tante cose, questa mattina non potevo non chiamarlo in ospedale per essere aggiornata su esami, esiti e future biopsie. Perché nonostante tutto il resto, questo viene prima. E vengono prima anche il trasloco, la nuova casa, i pagamenti, il lavoro. Viene tutto prima, prima di una eventuale serenità. Vorrei avere solo tutto indietro, tutto com’era prima. Pensare di lui quello che pensavo prima, credere ancora che per lasciarsi ci debbano essere dei motivi, che non ci si possa semplicemente stancare, da un giorno all’altro. Vorrei avere ancora il mio passatempo, la mia seconda vita virtuale, la mia lista di contatti su msn con cui trascorrere il tempo, vorrei pensare ancora a dove si potrebbe fare il prossimo raduno, vorrei avere ancora piacere a mettere piede in quello in cui ho messo molto più del mio semplice impegno per anni. Vorrei essere ancora almeno in parte felice di trasferirmi, invece di pensare che sto rendendo con tutta probabilità infelice qualcun’altro. Vorrei vedere immagini di persone innamorate da anni e pensare ancora che, forse. Vorrei pensare di aver imparato una lezione, ma fa talmente male che con tutta probabilità l’accantonerò per non pensarci più e me ne dimenticherò senza guardarmi indietro.

12 commenti

  • francesco ha detto:
    (((spamo@tiscali.it)))
    scritto molto sottovoce…
  • lele74 ha detto:

    non penso che ci siano parole per commentare…..

    un abbraccio

  • bri ha detto:

    sei sempre padrona della tua vita,, anche se pensi o senti il contrario

  • mikina ha detto:

    "E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare, e voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire…"….penso che le parole "If only" racchiudano tutto..

  • Benedicta ha detto:

    ti lascio un abbraccio.

  • m. ha detto:

    Vorrei poterti dire che puoi riavere tutto, ma non vedo perché mancarti di rispetto insultando la tua intelligenza. Posso dirti che riavrai altro, con gli interessi, perché sei talmente speciale che ritroverai la forza di accogliere altro e altri nel tuo cuore e nella tua vita. Magari non oggi, e neanche domattina, ma prima di quanto immagini, se oggi riesci a gestire il vuoto, riempendolo di impegno, senza cedere alla disperazione e senza aspettarti niente altro che la soddisfazione di sopravvivere.

  • SorrisoTriste ha detto:

    Mi dispiace tanto. A quanto pare non è un brutto periodo soltanto per me.

  • anija ha detto:

    Quello che mi piace di questo posto, di questo iobloggo, è che a differenza di altri posti che frequento ultimamente i commenti lasciati sono in buona parte tutti da lasciare. Nessun consiglio spicciolo, nessuna strana pretesa di comprendere quello che è del tutto estraneo, nessun giudizio, solo parole che non sono mai di troppo. Alcuni semplicemente vicini, altri pensati e pesati nel modo corretto, che vanno dritti al punto e lasciano qualcosa.
    Grazie.

  • lud_wing ha detto:

    A volte penso che l’intensità dei tuoi post sia in disaccordo con il titolo del blog.

    Ma forse è per questo che poi torno a leggere.

  • milo ha detto:

    ho scritto e cancellato il commento almeno dieci volte. Ti mando un pensiero sperando che ti arrivi quello che non sono riuscita a scrivere.

  • mieleruvido ha detto:

    io (forse) non credo nella magia, frase che non significa nulla, ma i blog hanno qualcosa di magico, mettono in diretto contatto le essenze delle persone, le mescolano in una sola coscienza. non è una cosa che può accadere solo su internet, per fortuna. ma quando accade, ovunque accada, ci si accorge che cosa intendo con questa "magia" di cui parlo.
    confidarsi con tante persone, legate dal fatto che vogliono conoscersi, cioè conoscere come pensano le altre persone, è scoprire cosa ci rende diversi dagli altri e cosa uguali agli altri.
    capita, quando si sono vissute le stesso cose, di sentirsi immedesimati nelle espressioni dell’altro: lì si è scoperto cosa ci rende uguali.
    credo che invece ciò che ci renda diversi è in gran parte una questione di percorso, di esperienze differenti.
    la magia è quella provocata da queste scoperte, teoricamente infinite, e si trova nel profondo della reazione causata in ognuno di noi.

    il tempo è una strada a senso unico, ma non per la memoria. invece, nel presente si diramano le strade del possibile, tante quante ne vede lo sguardo, lunghe fin dove si fissa l’arrivo, e percorribili per quanto sono attuabili, perché il possibile diventa possibile solo se lo è (qualcuno preferirebbe: "se lo si vuole", ma non basta). bè, quando inizio coi giochi di parole è perché devo smettere di pensare ad alta voce.

    quindi, saluti e in bocca al lupo!

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