nocturnal chitchat

« perché hai spento il pc? »
« così dormiamo. »
« sai che non riesco ad addormentarmi, senza quello acceso.
« magari sì, provaci.
« mi si riempie la testa di pensieri. E’ per questo che soffro d’insonnia. »
« . »
« tu non pensi mai che potresti non svegliarti? Potrebbe esplodere la bonbola del gas, esserci un attacco aereo, gli alieni, una rapina, c’è un sacco di gente che va a dormire e non si sveglia. »
« mi dispiace che fai di questi brutti pensieri »
« non sono quelli, che mi tengono sveglia. Non sono brutti pensieri. »
« come no? pensi di morire. »
« appunto. Quando penso alla morte io ci penso come una liberazione. Da tutte queste preoccupazioni, dalle guerre, dalle bollette, dal lavoro, dagli impegni, dagli altri. »
« non pensavo fossi così. »
« ci frequentiamo da due anni e non sai come sono? »
« è che a vederti si direbbe che non dai peso a queste preoccupazioni, che le affronti senza problemi. »
« no. E’ solo che non posso fare altro che affrontarle. Sono semplicemente obbligata. Per questo la morte è una liberazione. »

2 commenti

  • IlMale ha detto:

    Fidati, Anija il giorno in cui si scopre davvero che non ci si potrebbe svegliare più, qualche giorno dopo.
    Si passano le notti a contar le cose non fatte e non dette, con il respiro sempre corto, per farne uno in più.

    La morte diventa liberazione sul serio, solo quando abbiamo fatto tutto, e si può accettare il passaggio con una certa serenità, negli altri casi non ti libera, ti ghermisce e basta.

  • winter ha detto:

    si, meglio lasciare acceso il pc.

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