random

E così fa un caldo infernale; ma questo credo si sappia già. E che io sono una creatura più predisposta al freddo che al caldo, si sa anche quello.
Fattostà che non ne posso più, già fatico di mio a respirare, se poi si aggiunge l’ansia generalizzata e il caldo praticamente io esalo due respiri all’ora. Vorrei solo andare a casa ora; passare un attimo da Limoni a prendere la crema solare super abbronzante, che quest’anno io voglio essere abbronzata, voglio sentire i commentini « minchia hai visto quant’è nera? » rivolti a me, per una volta. Io sono una di quelle a cui piace il segno del costume, piace vedere la differenza tra la pelle molto pallida e l’abbronzatura che riesco ad avere in pochissimo tempo e senza mai una scottatura.

Parlando di cose meno frivole: domani conto di andare a firmare il pre-contratto (o come si chiama) con cui presentare poi la lettera di dimissioni ufficiali. Che se ci penso, non posso fare a meno di pensare che dopo due anni e 8 mesi stavo perfino cominciando ad ambientarmi, qui. Probabilmente sono l’unica a pensarlo, però iniziavo a sentirmi meno a disagio; certo, tutti i lati negativi di questo ufficio che alle volte mi facevano impazzire, finalmente non ci saranno più; ma ce ne saranno altri. Insomma, più o meno un lato negativo c’è sempre, il lavoro perfetto non esiste. Però, ecco, quando te ne vai, è un po’ come quando qualcuno ti lascia: tutti i difetti improvvisamente acquistano meno importanza, per forza di cose: non dovrai più sopportarli, quindi pesano meno. Se poi penso di dovermi adattare a un nuovo posto di lavoro, mi prende il panico. Cosa farò? Come sarà il mio ufficio? Riuscirà a fare tre ore di treno (andata e ritorno) ogni giorno senza morirne? Passerò il periodo di prova? Magari mi hanno sopravvalutata. Magari si aspettano che io faccia cose che io non so fare. Magari i miei colleghi saranno tutti mille volte più intelligenti, brillanti, veloci, svegli di me. Panico, panico assoluto. Mi sembra sia il mio primo lavoro: non so davvero cosa aspettarmi.

Se poi penso che con tutta probabilità me ne andrò da questa città, ne sono in parte felice, sì, ma non posso fare a meno di guardare le montagne e sentire una stretta al cuore, passando con la mente i polpastrelli sull’incisione nella cornice del mio letto in baita, quella con tutta la catena montuosa qua dietro, con il monte Bo e il Mucrone, il Cucco, il Parco Burcina, Oropa e Bielmonte, che ogni mattina passando sul ponte si aprono a mezzaluna come se fosse una splendida fotografia, alle volte nitidi e luminosi, altre che sembrano emergere da nuvole spettrali, altre ancora in cui li posso solo immaginare senza vederli davvero, in mezzo al nero di un temporale; io ogni volta che attraverso quel ponte, mi sento spaccare il cuore da quanto amo quell’immagine, quelle mille immagini, ogni giorno un po’ diverse.

6 commenti

  • lapitzi ha detto:

    se i tuoi colleghi saranno più bravi di te, vorrà dire che hai occasione di imparare. in ogni caso, te la caverai benissimo. in bocca al lupo!

  • sakazaki ha detto:

    Le emozioni e i dubbi che descrivi son quelli che s’hanno sempre quando si cambia lavoro (e di riflesso ritmo di vita).
    Il proverbio dice "chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova", quel che non dice e’ che non e’ detto che quel che si trova sia peggio di quel che si lascia.
    Anche secondo me ti farai onore.

  • Nervo ha detto:

    Io non ho alcun dubbio che ti farai onore. E sentire, anzi leggere, da te, cose tipo "Magari i miei colleghi saranno tutti mille volte più intelligenti, brillanti, veloci, svegli di me", perdonami, mi fa sorridere. Dovresti andare in un posto dove lavorano solo mutanti.

    In bocca al lupo per il nuovo lavoro e, come spesso accade, ti faccio i complimenti per le "fotografie a parole" che spesso regali ai tuoi lettori.

  • gmz ha detto:

    non ti conosco di persona ma credo che puoi stare tranquilla, perché te la caverai benissimo.
    periodo di prova: hai messo su iobloggo.com da zero, non penso che tu non sappia fare proprio niente.
    nuovo lavoro: posto nuovo, colleghi nuovi, richieste diverse.
    nessuno è nato sapiente.
    vivi e impara, no!
    e pensa positivo (e ad abbronzarti)

  • Liquidlullaby ha detto:

    In bocca al lupo, sempre e comunque… anche se probabilmente non ti servirà, sai il fatto tuo e ti sai anche far valere.

    Per quanto riguarda il caldo infernale di questi giorni, ho iniziato da un pò a rimpiangere il freddo gelido dell’inverno e inizio ad avere anche istinti omicidi…

  • Sw4n ha detto:

    In bocca al lupo per il lavoro bella…

Rispondi a sakazaki Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.