sperimentazioni di vita sociale

Questa notte, prendere coscienza del non poter più essere definita come il carismatico punta d’attenzione a un tavolo di un pub, mi sembrava un peso mal sopportabile.
Oggi, ripensando alle persone incrociate lungo il cammino di cui non rimane che una scia di disgusto amaro, il peso si alleggerisce non poco. Non avrò modo di incontrare e conoscere persone valide, se non per strane coincidenze, con questo nuovo carattere. Però limito anche gli incontri sprecati, il sangue amaro alla vista di persone che sprecano quanto gli viene dato, gli elenchi di difetti insormontabili che riscontro sempre più spesso nella maggioranza delle persone. Falsità, ristrettezza, bassa moralità, atteggiamenti rivoltanti, stupidità, ignoranza, invadenza, evasione; quante volte, ho ripetuto aggettivi come questi elencando persone che un tempo conoscevo e frequentavo.
Staserà ci sarà la partita dell’Italia e farò il secondo esperimento. Il secondo riavvicinamento a un gruppo di persone per cui, per inciso, provo un senso di disgusto generale. Devo solo guardare una partita; niente di più; possono andar bene anche loro. Intanto, cercherò di valutare se certe sensazioni siano veritiere o no; in questa stupida piccola città, facendo niente si è già bersagliati dal vociare altrui. Rifugiarsi lontano dalle persone non può che alimentare dicerie e coltellate, visto che non sei lì a tenere a bada; e proliferano, proliferano, e io ho odiato questo proliferare fin dagli inizi, ormai da dieci anni. Ma voglio vederla la mia schiena e voglio vederle, le coltellate, almeno questa sera. Il primo riavvicinamento a un gruppo di persone, la settimana scorsa, si è concluso con un ritorno a casa prematuro e l’aggiunta di nuove x su quello che è ormai un cimitero, di x. Chissà come andrà stasera. Intanto, ho già il livello di intolleranza decisamente alto a causa degli eventi di oggi.

5 commenti

  • girasun79 ha detto:

    quello che ti sto per dire viene fuori perchè ho un pò troppa (purtroppo) esperienza in questo campo.

    "se parti prevenuta, ti rovini in partenza anche le piccole buone cose che possono venire fuori da una situazione non ottimale"

    e facendo una giusta selezione di persone, tranquilla che verrai fraintesa, mostrati disponibile con chiunque; non è una perdita dare a chi non ricambia, al contrario, chiuderti verso chi è già ottuso di suo ti logora dentro.

  • brokentoy ha detto:

    in bocca al lupo per il riavvicinamento, allora, anche se se ho ben capito non è che meritino tanto, sti soggetti con cui vedrai la partita.

    in ogni caso, buona partita. vorrei sberleffare (!!!) l’italia anch’io, tenendo alto il rispetto unicamente verso gattuso, ma mi toccherà servire un matrimonio di cafoni di chissà quale zona sperduta dell’interland napoletano, quindi rosico

    e cmq, da persona che vive in un mini-paesucolo e che è abituata alle chiacchiere, ti offro la mia comprensione. che poi, chissene a un certo punto, tanto si parlerà all’infinito di chiunque, e in qualsiasi tono, nonostante i vari tentativi di far cessare la cosa
    ho sproloquiato un po’ troppo, sorry
    buona giornata

  • Ashe87 ha detto:

    Posso dirti che anchio purtroppo sono circondata da persone come quelle che descrivi. Solo 3 persone possono essere considerate. e solo 3 sulle centinaia che ho conosciuto in 19 anni sono molto molto poche. Sono anche molto pessimista sul futuro. Quindi mi tengo stretta i miei 3 tesori.

  • anija ha detto:

    La cosa peggiore è considerare qualcuno un tesoro, felicitarsi di aver trovato una persona preziosa, rendersi conto della sua rarità e poi incontrare quella persona dopo un anno e non rivolgersi nemmeno un ciao.

  • Ashe87 ha detto:

    se la incontri dopo un anno significa che non è poi così preziosa.. altrimenti il contatto sarebbe resistito.

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