dolore
Questo è un periodo un po’ così. Tanto lavoro (che va pian piano scemando, grazie al cielo).
Tante persone, intorno, che stanno male. Ormai le poche conversazioni con estranei o semi estranei che faccio riguardano la salute di altre persone. « Tua suocera si sta riprendendo bene? » (dopo l’operazione di 14 ore per un tumore piuttosto raro, ma benigno, al cervello). « La mamma dell’augu come sta? » (la madre di una cara amica d’infanziona, che adesso, non funzionando il resto, segue la cura Dibella, con una spesa mensile intorno ai 3.000€ mensili). « Sapete quando torna Paolo? » (il mio capo, ricoverato per epatite A dopo un branzino con delle vongole non perfettamente sane). « Massi come sta? E’ ancora in mutua per depressione? ».
Oppure sono notizie che ricevo. « La zia è stata operata, ma non si sa se ce la farà » (tumori, infezioni, non ho ancora capito tutto). « Sembra le cose si mettano meglio » (dopo mesi di chemioterapia per la madre di un amico). « Ho sentito prima ***, è messa male anche lei » (vicini di baita).
Tanto dolore, e io non ne provo di rimando. Raccolgo notizie come leggendo un quotidiano, ma ho più slanci emotivi forse nel secondo caso. Non lo so, perchè. Che siano persone vicine, o lontane; posso pensare che la morte sia un cambiamento e rattristarmi nel vederlo non accettare. Posso capire il dolore provocato alle persone strettamente vicine. Ma non riesco davvero a provarne di rimando. Io piango nei filmetti; provo tristezza per i libri, per tutto quanto sia irreale. Ma la realtà di persone che parenti o non parenti, conoscenti o non conoscenti, provano, non è mai altrettanto dolorosa, per me. Ed è una delle tante cose che mi fa sentire inadeguata ai sentimenti globali del mondo.
2 commenti
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La considero una forma di autodifesa; buona o no, non lo so. Non so se sfogarsi sull’irrealtà aiuti a sfogare in modo più sano dolori più grandi e a mantenere lucidità nel momento in cui il dolore sembra sopraffare gli altri. Lo spero.
madonna come ti capisco per quello che hai scritto nell’ultima parte del post..
anche io sono come isolata dalle cose vicine, e poi eccessivamente emotiva per musica, film e telefilm, libri…
è strana sta cosa…
vorrei che qualcuno me la spiegasse, mi desse anche una minima teoria, perchè non me la spiego…