che giornata di merda

Vorrei cancellare oggi dal calendario. Non è successo niente; niente di niente; ma è stata una giornata atroce. Partendo dal dannatissimo vento, che ha subito risvegliato sgradevolmente tutti i nervi del mio corpo. E un corpo innervato e dolorante (gambe, braccia, schiena, non so se rendo l’idea…) non può che aiutare l’innervamento mentale. E di conseguenza divento insofferente più del solito, e inizio a stilare mentalmente una lista di cose che mi danno sui nervi nel mio prossimo (ed è davvero lunga quella di oggi; e mi segno solo le cose che mi capitano sotto gli occhi, non vado a memoria, se no non finirei più); alla fine il 70% delle cose è riassumibile in: mi da fastidio qualunque cosa venga ripetuta più di tre volte; che sia un rumore, una parola, un movimento. E in questi casi il mio ufficio diventa un generatore incredibile di nervoso, visto che nessuno si esime da almeno una (arrivando a completare il 99%) delle cose che mi innervano. Poi *lui* fa una battuta che nessuna persona al mondo a parte lui capirebbe essere una battuta, perdipiù infelice, e di conseguenza alla mia scocciatura opta per il silenzio, che non fa altro che farmi rimuginare e ingigantire l’evento, che ormai dopo tutto questo tempo dovrebbe anche sapere come prendermi. Ma alla fine, sta cosa l’ho sempre detta di tutti; e nessuno lo ha mai fatto. Comincio a capire che in effetti è più semplice andare a casaccio, che capire cosa fare in casi di allarme rosso. Vado dal medico che mi sta già un po’ sul cazzo (vuoi perchè non mi da i farmaci generici, vuoi perchè non mi vuole prescrivere le analisi del sangue) e mi prescrive 20 euro di medicinali tra cui cortisone e antibiotico (o qualcosa di simile) per il dente, un antidolorifico molto efficace e un sonnifero, che non mi interessa se lui ritiene che sia giovane per prenderli; se non dormo non dormo, dammene uno leggero ma dammelo. Alla fine di tutto mi ritrovo ad autoviziarmi con mascarpone e gamberetti, all’esselunga, che stasera voglio andare a dormire soddisfatta almeno della cena. Che tra l’altro sarà a base di trofie&pesto (fatto da me, nonostante l’esclamazione di dubbio quando ho detto che ovviamente so farlo) con tia. That’s all.

p.s. Per tutti quelli che trovano esaltante fare sogni come quello sotto, beh, a dire la verità servono solo a farmi svegliare estremamente confusa, pensierosa, e più stanca di prima -_-‘

2 commenti

  • philweblog ha detto:

    A proposito di incomprensioni facevo questa riflessione. Supponiamo che A sia caratterialmente riflessivo/sentimentale i giorni pari, e materialista/infoiato i giorni dispari, e che la sua partner B sia la stessa cosa, ma con una ripartizione inversa dei giorni. Mediamente sarebbero compatibili. Ma è l’opposizione di fase del sinusoide a giocare a sfavore. Nella realtà, ovviamente, le fasi sono molto più complesse del pari/dispari. Ma la sostanza è la stessa.

    L’esempio, tratto dal rapporto di coppia per semplicità, ma applicabile a molti altri contesti, vuole dire che in realtà non esistono giorni di merda. Esistono giorni i cui le decine di sinusoidi che "mediamente" rendono sopportabile l’esistenza si trovano in un’eccessiva opposizione di fase. Opposizione che, poco dopo, probabilmente, verrà ribaltata… con erogazione di qualche zuccherino tale da farci stare esattamente dove siamo.

    Corollario: non esistono comportamenti variabili nel tempo, ma solo affioramenti nel tempo di configurazioni comportamentali che, nel tempo, diventano sempre più uguali a sè stesse, e statiche.

  • Stefano ha detto:

    Un antinfiammatorio, credo. Cmq, la sostituzione con il generico te la può fare lo stesso farmacista

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