assente giustificata.

E’ passato un altro weekend.
Il tempo, da un mese a questa parte, ha preso a scorrere di nuovo rapido, incurante. Nei mesi estivi, ogni volta che desideravo andare a dormire a svegliarmi a distanza di una settimana, invece scorreva lento, indugiava sulle ore protraendole per tempi indefinibili.
Io invece vorrei che proprio ora rallentasse un attimo, che ho mille cose da fare nel poco tempo che mi rimane nelle giornate divise tra tempo per me, per la casa, per il lavoro, per *lui*. Forse dovrei provare a uccidere il gatto, soffrire un po’, per vedere tutto rallentare.
Invece ora sono qui a postare in nua frazione di secondo libero, poi andrò a casa, cercherò di fare la spesa, farò un cd per i miei, lavorerò per lacy e per beppe, contemporaneamente se possibile, laverò i piatti che non ce n’è più nuo pulito e dovrei anche mangiare, svuoterò la valigia che è ancora lì dal 27 e mi riposerò, se possibile, tra la telefonata quotidiana a *lui* e il provvidenziale sonno che se ormai mi conosco, arriverà intorno all’1:30, le 2. E intanto la gente mi cerca su msn, e io chiudo allegramente tutte le finestrelle, tra uno sbadiglio e l’altro, così almeno non ci metto un’ora, a finire sto post. Su msn *lui* parla di padri con troppa parlantina, il mio e il *suo*, due agenti di commercio che sembra più vadano avanti con gli anni, più abbiano bisogno di parlare, parlare, parlare (sfinire). Il mio a tavola cerca di venderti l’arrosto, il suo a tavola ribatte ogni articolo di telegiornale con fioccanti critiche contro lo stato di oggi e non parsimonia i vari non è più come una volta, con l’euro è raddoppiato tutto, governo ladro. Quando mai si conosceranno, il suo e il mio, compreremo una cassa di cuffie per orecchie da distribuire a chiunque si trovi nei paraggi. L’universo potrebbe anche implodere, nell’usare tutte le parole disponibili a noi umani nel giro di pochi secondi.

Adesso sto straparlando, è che ho fame, tanta fame, fome, come direbbe il mio re.
Riassunto della giornata: lo stipendio è arrivato (+), ho pagato i bollettini dei rincoglioniti della Agos e dell’Enel (+), ho stampato quanto devo inviare allo Sfizzero e ho lavorato per il solito photo-effe (+), ho ricevuto una proposta per un lavoro assolutamente ancora da valutare (è comunque un +), in ufficio hanno riunionato per un’ora gridandosi contro e ho dovuto discutere con le costantine (-). Bilancio positivo. Angy felice e serena

1 commento

Rispondi a psiche Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.