a ruota libera

E così è finita la quarta serie di Sex and the City. L’ultima puntata della quarta serie è davvero speciale. Sarà perchè parla di autunno, di nuova stagione, e finisce con Moon River e una foglia che cade per terra.
E adesso, in una ricerca su emule, mi trovo con iTunes che passa Theme from Love Story. Quante volte ho letto quel libro, da bambina, nel mio letto a una piazza, in una cameretta diabeticamente rosa, e tutta libreria di fumetti d’epoca, charlie brown, andy capp, a fianco al letto, a farne da sponda. E Love Story, Piccole Donne, e libri sull’olocausto. E passavo giornate a leggere. Alle volte me ne dimentico, quando dico che non sono il tipo di persona che legge tanto.
E mi ricordo di quando all’ospedale, avevo cinque anni, mi regalarano quel carillon, quella bambolina che girava al suono di questa musica, proprio Theme from Love Story, e fino a pochi anni fa lo ascoltavo sempre, finchè non ha iniziato ad essere troppo vecchio, per girare bene e suonare bene. E poi, poi è rimasto nella libreria della mia vecchia stanza, che nella mia vita di adesso non ha il suo posto. Quante cose, non hanno il loro posto, nella mia vita. Quante cose ho lasciato per strada, abbandonate o pazientemente riposte, alcune senza volerlo, altre no. Quanti scatoloni non ho aperto, da cinque anni fa, dal primo trasloco. Scatoloni in cui ho messo gli anni delle superiori, gli adesivi, i tappetini delle birre, i pacchetti di sigarette, tutte quelle cosine importanti che si tengono a quell’età, sono lì, a prendere polvere. Ma come si fa, a buttarli via? E’ possibile? Io riesco solo ad accantonare e inscatolare, e se un giorno ho nostalgia, con una scusa vado a cena dei miei e sul pavimento della mia camera ascolto Love Story.

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