capelli

Se non sapessi che la schizofrenia vera e propria è una malattia decisamente rara, mi preoccuperei.
Ho sempre parlato in terza persona (e fin qui normalissimo). All’inizio lo facevo “volontariamente”, poi è diventato involontario. Al punto che lo facevo con chiunque, e ci sono state anche persone che han cercato di farmi smettere, rispondendo a un « angy ha sonno » con « chi è angy? ». Non ho smesso. Ma ho aggiunto una quarta persona. Così siamo io (ho sonno), sono angy (angy ha sonno) e sono anija (anija non ha sonno [anija non ha mai sonno]). Ognuna viene usata adeguatamente al suo ruolo e al suo modo di essere, ovviamente.
E questo è carino, divertente, per nulla preoccupante, solo un po’ fastidioso per gli altri.

Poi capita che mercoledì scorso (ed è incredibile che io lo scriva solo ora!) tornavo a casa pensando ai fatti miei, mi sono vista entrare nel parrucchiere sotto casa e prendere appuntamento per sabato pomeriggio.
Appena uscita, ho realizzato cos’avevo fatto.
!
Io mica volevo tagliarmi i capelli! Non ricordavo nemmeno l’ora dell’appuntamento (dopo due secondi -_-). Non avevo mai pensato di tagliarmi i capelli, tantomeno .

Alla fine sabato ci sono andata. Ha tagliato. Via le punte rosse perchè « è che hanno una consistenza diversa e non mi piacciono »
Adesso ho i capelli sulle spalle.
Mi ha messo di buon umore tagliare i capelli. Mi mette sempre di buon umore.
E’ che quando mi toccano i capelli, certe persone … mm … “mi rilassa”, diciamo così anche se non è proprio così

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