vacanze e *lui*

Neanche il tempo di ricevere il post precedenet via mail, che al telefono mi sento dire, in ordine sparso
« non sono felice di essere in vacanza » (ti venisse un accidenti) « è che mi sento solo » (eh, dopotutto sei solo con la tua famiglia, e il poter passare almeno ore e ore al bar circondato da gente, per quanto sconosciuta, ma pur sempre esseri viventi, non è assolutamente rilevante) « tu non puoi dire di sentirti sola » (grazie, questa mi mancava) « scusa è che speravo di sentirti in questi giorni, mi ero dimenticato che stasera avevi una grigliata » (peccato che sia ieri che oggi io sono sempre più che libera da qualsivoglia impegno, tu sempre troppo occupato per potermi chiamare se non esattamente nelle poche ore al giorno in cui io non posso).
Chiudo la telefonata con un « ci sentiamo poi per riparlarne stasera, adesso io sono in ufficio, nel frattempo elimina le parole non puoi dal tuo vocabolario ».
E poi lui è nel paese in cui è anche la sua *ex*. Che non saranno in buoni rapporti, sì sì, fattostà che è la prima volta che si vedono da quando ci sono io. E io sono preoccupata e lui è strano, e questo certo non mi rassicura.

ecco la faccia che ho da stamattina.

1 commento

  • silvia ha detto:

    se la ex è quella lì di che ti preoccupi? io più che altro mi preoccuperei di trovarmelo in carcere, io dopo 10 min. già la volevo scassare di mazzate

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