non so neanch’io il significato del post

Venerdì sera cena con gli amici dell’élite, come li soprannominiamo noi, è quella parte di compagnia che esce quasi sempre per conto suo ed è molto filosofica e molto selettiva nei confronti delle altre persone.
Dell’élite fanno parte luke e t., quindi io essendo tanto amica di luke ed avendo un qualche (strano) rapporto d’amicizia con t. ho buoni diritti per entrare in questo prestigioso circolo.
Siamo stati a cena, poi in boheme fino alle 4 del mattino, finalmente, erano secoli che non uscivo tanto e tranquillamente con loro.
Sabato sera sono uscita con tia, siamo stati in un nuovo locale che ormai è ad un passo dalla chiusura (dopo un mese) in cui suonava un gruppo, rivelatosi punk rock, in cui c’era l’ex cantante delle bambole di pezza e il chitarrista degli ska-p (qualunque sia il modo in cui si scrive, io odio lo ska). Poi puntatina al salvador keller per una birra buona, finalmente. Alle 2:00, chiuso il salvador, raggiungiamo luke in boheme, per scoprire poi che luke era andato a casa. Allora rimaniamo solo noi lì (io, tia, dory, ele e massimo-l’asciugone [un rompicoglioni incredibile]).
Tempo mezz’ora arrivano anche carlo, la sorella di luke, logan, t. e paolino, così rimaniamo lì fino alle 5, ci buttano fuori e andiamo a far colazione in autogrill. Io e tia al ritorno scegliamo di non fare l’autostrada (ben 70 centesimi, eh!) e ci perdiamo per gattinara. Alla fine sono riuscita ad arrivare a casa alle 6:30, mi son guardata una puntata di ally e sono andata a dormire. Pomeriggio alle terre ballerine (io, tia, sara, ele, dory, massimo-l’asciugone e quella che sembra essere la sua tipa) e poi direttamente su al sek io, tia e sara, a mangiare.

Ma alla fine, questo weekend è stato terribile.
Sabato, mentre eravamo in boheme, mando un messaggio a *lui* in cui gli chiedo se il giorno dopo potevo andare giù da lui.
Mi telefona: "Ma è successo qualcosa? Di solito quando decidi all’ultimo minuto di venir qui è perchè devi dirmi qualcosa".
"… Sì, vorrei parlare infatti."
Mi richiama dopo un po’.
"Senti, dimmi di cosa vuoi parlare perchè adesso mi preoccupo e non riesco a dormire"
"Preferirei parlarne domani di persona"
"Parliamo adesso"
"Poi mi dirai che non son cose da dire al telefono?"
"no, no".
Alla fine parliamo. Gli spiego, con voce impassibile, che ho troppi dubbi e che preferisco fermare tutto. Mi chiede se ho un altro, mi chiede se è per qualcosa che ha detto quel pomeriggio, mi chiede se è successo qualcosa quella sera. No, no e no.
E’ solo che per un anno sono stata con una persona verso la quale avevo dubbi, e la situazione era la stessa: quando sono sola, arrivano i dubbi, quando si sta insieme, invece, è tutto perfetto.
Non intendo fare lo stesso errore. Non intendo arrivare a pensare "vabeh, tanto c’è affetto, e se resistessi e non dessi voce a questi dubbi, avrei tutto quello di cui ho bisogno: una persona vicino, stabilità, ecc".
No, non voglio più far così: voglio che si stia insieme perchè provo amore e perchè sono sicura che potrà funzionare, fino a che non mi verrà dimostrato il contrario.
E invece io ora non sono sicura possa funzionare. E questo è uno dei motivi. L’altro motivo è la sensazione di avere la testa in un sacchetto di plastica: soffoco. Non credevo che una relazione a distanza potesse essere più soffocante di una relazione normale, invece è così. Stando assieme ogni giorno c’è maggior fiducia, c’è il dover rendere meno conto, c’è il non cercare a tutti i costi di rendere speciale ogni istante perchè c’è poco tempo.
C’è più tranquillità e c’è routine. Invece così ci si ritrova a dover scegliere tra una cosa e l’altra perchè non c’è il tempo per fare tutto, e poi a soffrire per le scelte prese.
Ho bisogno di capire quant’è importante per me questo senso di soffocamento, e se è superabile, se posso abituarmici, o se preferisco lasciar perdere e tornare a una vita più aperta e libera. Devo capire se adesso che posso fare cio’ che voglio, uscire fino a tardi ogni giorno, e ho più tempo libero, sono soddisfatta o no.

E tanti altri motivi. Non so nemmeno elencarli. Ho bisogno di svuotare cuore e anima e vedere cosa resta sul fondo, un attimo. Si è riempito tutto infretta, è strabordato, e ora mi ritrovo con una gran pasticcio di solitudine, tristezza, amore, gelosia, timore, fragilità, risentimento, rabbia, stanchezza.

E lui ha detto che gli sembrava assurdo che io gli stessi dicendo quello che dicevo con quella voce.
"Mi dispiace, ma non sono una bella persona e non provo così tanti sentimenti".
In realtà li provo, pochi e tanto tanto in fondo, sommersi da milioni di pensieri razionali e ultra logici con cui analizzo e spiego tutto.
Non è facile farli venire fuori, e sto bene così, non mi crea particolari problemi.
Chi mi conosce sa che se piango una lacrima, è come se un’altra persona ne piangesse centinaia. Se la mia tristezza dura più di cinque minuti, allora è qualcosa che mi ricorderò sempre, perchè sarà terribile.

8 commenti

  • Munky ha detto:

     Insomma, ti sei vista i No Relax… Non che siano proprio un bel gruppo, ma tant’è….

    A parte tutto: davvero non sapevi cosa si affronta in un rapporto a distanza? E’ anche per questo che tendo ad evitare… Comunque, che ti posso dire: fai bene a voler dissipare ogni tuo dubbio, anche perchè non si vive di soli sentimenti; alla fin fine è anche giusto nei *suoi* confronti essere sincera fino in fondo; non posso quindi farti i miei complimenti per questa sincerità: non è tutti i giorni che una ragazza (o meglio una persona) si dimostra così, come dire, veritiera.

  • anija ha detto:

    intendevi dire "non posso quindi non farti i miei complimenti", vero?

  • Munky ha detto:

     Si ho dimenticato il "non" per strada:D (ecco cosa vuol dire scrivere qualcosa dopo tre ore passate a giocare a Neverwinter Nights:P)

  • Alisea ha detto:

    Una volta che avrai svuotato cuore ed anima magari avrai davanti più nitidezza e chiarezza questo è certo… io sarei tra quelle che verserebbero centinaia di lacrime, che do retta alla ragione ma seguo sempre il cuore e un mix tra i due sarebbe il giusto… spero che la tua tristezza duri il necessario ma ti renda più forte e non sia così terribile.

    ps: l’anteprima continua a non funzionare Angy

  • Mina_Harker ha detto:

    non hai idea di come io ti possa capire in questo momento. Situazione identica, spiccicata. E sono troppo giu di morale, e mi sento una merda, mi sentoin tanti modi..

    ma forse è così che deve essere.

  • efraim ha detto:

     non voglio farmi i fatti tuoi, anche perché sembri una bella persona a modo tuo e la cosa migliore è certo migliorare a modo tuo.

    Però vorrei fare due considerazioni generali ispirate a quello che hai detto.

    Una è che spesso si hanno dubbi, se si è persone intelligenti (critiche); secondo me, un indizio della validità di qualcosa (l’amore, per esempio) è se i dubbi svaniscono di fronte alla sua realtà, invece che comparire (molti, per esempio, sono innamoratissimi lontani e perplessi insieme). In questi casi, forse, i problemi sono nostri piuttosto che della relazione di cui dubitiamo (se insieme la si vive del tutto).

    L’altra considerazione riguarda i pensieri logici e razionali; magari sbaglio (anche se avrei il titolo di "logico", non è certo una garanzia), ma mi pare che siano tali quando non sommergono tutti e che le prove con cui misurarne il valore siano sempre quelle dei fatti, che funzionino quando si riesce a viverli e riescono a essere l’espressione delle ragioni della nostra vita.

    Potrebbe sembrare che con questo ti dia torto, ma non è affatto così. A parte il fatto che non intendo giudicare nessuno e che non me ne riconosco il diritto, so fin troppo bene quanto siano complesse certe situazioni e scelte. Anzi, credo che, se pensi di aver fatto bene, tu dimostri abbastanza sincerità da aver fatto bene. Quindi a che serve quello che ho scritto? Nel migliore dei casi, se non ho detto stronzate, a suggerire che, se hai ragione, forse è per ragioni diverse da quelle che dici; ma, anche nel caso, lo puoi sapere solo tu.

    Scusa per il pippone – è solo che, leggendoti, ho pensato queste cose e mi è parso più corretto dirle piuttosto no… Se ti ho fatto perdere tempo mi spiace (almeno, suvvia, ho perso anch’io il mio) e eviterò di rompere ulteriormente con roba del genere (basta dirlo)

  • wuti ha detto:

    Non ci POSSO CREDERE. Semplicemente non ci credo.

    Stesso GIORNO in cui mi è stata detta la stessa cosa, con le stesse motivazioni e, credo, con la stessa distanza. E semprerebbe anche con le STESSE premesse e giustificazioni alla cosa.

    Penso che sia una specie di morbo, senza offesa nei tuoi confronti, lo dico proprio perchè credo in quello che dici. E’ un morbo che gira nei cuori delle donne, siete in tante, tantissime a sentirvi soffocate anche dalle cose che in apparenza lo sono meno. Non so cosa dire, ho rivissuto tutto in 2 minuti di lettura.

    Nessuno pensa che tu non possa soffrire. Ognuno lo dimostra a modo proprio. Un saluto.

    Andre

  • diego ha detto:

     la distanza uccide o fortifica. La differenza non è data e spesso non coincide nei 2 protagonisti di una storia. Se poi i protagonisti diventano 3 o 4 allora la faccenda si complica. Ma sembra di leggere tra le righe che stai scappando da una situazione che può darti gioia ma anche dolore. E al *lui* più dolore che gioia. lascia decidere qualcosa anche a lui a tal proposito. Altrimenti fai bene a sparire. Ma fino a quando si può scappare? un abbraccio Diego

Rispondi a wuti Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.