dei vicini e dei rompic…

Da quando ho il blog, una cosa è cambiata
(oltre ai litigi sul cosa posso scrivere e cosa no :/)

Quando capita qualcosa, lo guardo come se lo dovessi poi postare, me lo descrivo istantaneamente nel modo in cui vorrei poi riscriverlo. E siccome, per quanto mi riesca relativamente male, amo i post ironici che si leggono nei blog famosi, mi piace cercare di rendere gli eventi ironici. Nel vero senso della parola. E le mie risposte si fanno più saccenti e sarcastiche che mai, ultimamente.

Litigio con vicini.
Oggetto: Gatto (detto anche temibile mostro delle nevi o, dai più, tenero pelouche di 2kg)
Parlo – o tento di farlo – con donna isterica che già l’altra volta si era permessa, dall’alto dei suoi ennesimi anni, di guardarmi in malo modo e a cui avevo detto che uno sguardo del genere, se era proprio una brutta persona, lo poteva riservare al massimo ai suoi figli.
Torno a casa dopo aver chiuso la discussione ridendo e dicendo "see see certo :D" e dopo un po’ suona il campanello.
– Sì?
– Sono il tizio dell’appartamento di sotto, scende un attimo?
scendo le scale
– Volevo parlare di quella cosa, perchè, no, sa, a me non piace litigare con i vicini o dare l’impressione di avere sempre qualcosa da dire (e come no!)
– No guardi: la discussione è già avvenuta e sua moglie ha saputo egregiamente metter fine a un discorso di per sè molto sterile.
– …
– Salve eh!
salgo le scale

Mai più sentiti … che sia la volta buona?

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