che giornata

Si sono ancora viva. Volevo postare di capodanno e cose simili, ma ora ho altro da dire.
luke ieri sera, al telefono, mi ha detto che per lui il giorno definitivo è stato il 30 dicembre 2004. Giornata di meditazione, di solitudine e di risposte. Per me è stato ieri, 3 gennaio 2005. Niente meditazione, nè solitudine. Tutt’altro. Sono uscita con una persona che non conosco ma che mi ha incuriosito molto in passato. Sono fatta così. Sono incuriosita da alcune persone, quando si viene lì a dirmi "ah sai è proprio un tipo o strano" "siete le uniche due persone che non riesco a capire", per forza di cose mi incuriosisco. Abbiamo passato la giornata a parlare, e – scoop – a parlare di me. Come non mi era mai capitato. Che tanto non lo conoscevo e cosa mi importava se sentendo cosa avevo da dire sarebbe rimasto divertito, o incredulo, o deluso?
E ieri notte, mentre aprivo la porta di casa, ho guardato il cielo pieno di stelle come non lo è quasi mai e oltre alla serenità che provo ogni volta che vedo questa cosa, ho provato una gioia infinita.
Davvero, infinita.
E ho capito. Ho capito tante cose, tantissime cose, è tutto davvero chiarissimo ora. Ogni dubbio, ogni perplessità, ogni idea di non farcela, non ci sono più ora. Ora c’è pace, sollievo, e c’è l’idea che tutto andrà bene. Sono felice e so che il mio modo di pensare e vivere è quello giusto, è la via per la felicità. Più che per la felicità, per la tranquillità e per la sicura e pronta accoglienza di ogni istante di felicità che potrà arrivare.
Buon 2005 a tutti.

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