oggi
giornata stressante.
davvero.
Già la mattinata inizia con le sue grane … e poi oggi:
pranzo, incazzatura perchè una deficiente stupida nonchè scortese cameriera del mac donalds anche aprendo il panino non vede che c’è quella orripilante salsa gialloocra … era il secondo panino sbagliato, dopo 15 minuti d’attesa, m’è passata la fame e l’ho buttato via. morale: a pranzo, delle patatine. neanche tutte.
arrivo in ufficio: angelica, puoi venire qua?
riunione con dei tizi per discutere le specifiche di cio’ che dovrò fare per il prossimo mese e su cui aleggia un misterioso alone di misteriosità.
morale: riunione dalle 14:30 alle 19:25 continuata, solo pausa caffè, in piedi e continuando a discutere. Neanche una sigaretta. E l’anonimo che ha commentato che passo più tempo sul blog che a lavoro gne gne gne si metta pure un palo in culo.
Alle 19:25 esco, la testa inafrcita di nozioni e spefiiche da scoppiare, e raggiungo il povero night che m’aspettava da circa mezz’ora se non di più e mi faccio lasciare al bar vicino casa dove mi aspettano dory, logan e il t., mentre lui si dirige allegro a scuola. Cuba libre per poi ricordarmi che non avevo dietro contanti – e fortuna che c’è logan ;) – . Ora sono a casa e giuro … mi si chiudono gli occhi dalla stanchezza.
Mentre tornavo a casa, da sola, e percorrevo la stessa strada che ho percorso centinaia di volte da sola tornando dall’aperitivo, ecco che di colpo arrivano i ricordi … non un’immagine alla volta, quel lieve senso di malinconia.
no. di botto, tutti.
WHAM
quasi cado a terra. All’improvviso il profumo è il profumo del ritorno a casa solitario, le vetrine hanno la stessa luce, persino la gente per strada dice le stesse cose.
Ora devo mettermi giù e non pensarci. Oggi ricordo già troppe cose per i miei gusti.
Sono andata a leggere cosa ho fatto lo scorso anno il 23 di marzo … cobal.zero.
Lo ricordo.
Ricordo il bambù. Le luci. Cantare Origni of love in macchina, facendo finta di essere nel film davvero.
Ricordo i tormentosi pensieri su chi e come e perchè. Su cosa sarebbe stato giusto e cosa invece mi avrebbe reso felice.
Ed erano due cose diverse.
E ora? Sono la stessa cosa? Cosa dovrebbe essere, cosa mi renderebbe felice … cosa mi rende? mi renderebbe? sono felice o no?
guardavo una persona stasera e mi chiedevo: come sarebbe la mia vita con lui? O con quest’altro? Di cosa parleremmo, cosa farei di diverso … farei finalmente tutto? tutto quello che nemmeno riesco a immaginare? sarebbe qualcosa che mi farebbe sentire completa? a posto? da dire
ho finito. la vita fin’ora è stato solo un tramite per questo. per questo momento.
nota dell’autrice: il cuba libre in verità era 4/5 di rhum e 1/10 di coca e 1/10 di ghiaccio QUINDI io ho riletto tutto, ma se sono rimasti errori d’ortografia è perchè lo schermo traballa, non è colpa mia.
3 commenti
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Pesantuccio il cuba libre ;P (è una vita che non ne bevo ç__ç)
La felicità… ogni tanto me lo chiedo anche io poi mi rendo conto che se mi fisso troppo su quel pensiero rischio di perdere di vista l’insieme delle cose, il "tutto" della vita e quindi cerco di cambiare argomento.
Se trovi una soluzione comunque avvisami XD
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Dovresti saperlo tu se adesso le due cose coincidono, dovresti saperlo se sei felice o no. dico dovresti perche’ capita a tutti in certi momenti domandarselo.. almeno, a me capita in certi momenti e basta
"guardavo una persona stasera e mi chiedevo: come sarebbe la mia vita con lui? O con quest’altro? Di cosa parleremmo, cosa farei di diverso … farei finalmente tutto? tutto quello che nemmeno riesco a immaginare? sarebbe qualcosa che mi farebbe sentire completa? a posto? da dire
ho finito. la vita fin’ora è stato solo un tramite per questo. per questo momento."
Per affermarlo c’e’ solo una soluzione: provare. Penso che nessuna persona ti possa far sentire completa in assoluto. Ti fa sentire completa in QUEL momento forse, ma non per sempre. Ti domanderai in eterno se con qualcun’altro potrai fare qualcosa di piu’, provare cose nuove, sensazioni nuove.